Il Mito di Tifeo

Secondo il racconto mitologico la nascita dell’isola fu ad opera di Zeus, in quel periodo i Ciclopi sacrificavano agli dei un gregge di pecore ogni anno, ma il loro capo Tifeo considerava ingiusto questo tributo. Tutti i Ciclopi si ribellarono, allora Zeus ideò un piano, mandò sulla terra una violentissima pioggia che durò per mesi, i campi non diedero più raccolti e gli animali non avevano di che nutrirsi e morirono. I Ciclopi pieni di rabbia salirono uno sulle spalle dell’altro sul Monte Olimpo e davanti a Zeus esposero le loro ragioni, ma questo non si lasciò intenerire e li buttò tutti nel Mar Tirreno. Tifeo cadde proprio dove ora sorge l’isola d’Ischia e nel cadere si fratturò qualche costola, nel dolore vomitò lanciando lava incandescente e pianse lasciando lacrime bollenti che formarono dei gayser. Venere un giorno passo vicino all’isola ed udí i suoi lamenti, fu mossa di pietà e mostrando il suo lato buono trasformò le caldi lacrime in sorgenti guaritrice, da allora le sue lacrime benefiche continuano a scorrere sull’isola donando benessere alla gente ed ai turisti dell’isola.

La Bocca di Tifeo è una fumarola situata nel bel mezzo di un paradiso sul versante del Monte Epomeo che si affaccia sulla magnifica Baia di Citara di Forio d’Ischia.
Il percorso Trekking, rivalutato dalla Pro Loco di Panza, per raggiungere “la Bocca di Tifeo” è un sentiero tra i meno noti ma più affascinanti dell’isola d’Ischia, infatti attraverserete una vegetazione ricca di colori, panorami mozzafiato e lungo il percorso potrete ammirare le “parracine a secco” di tufo verde e le case nel tufo.
Il campo fumarolico è un’area che si trova sopra il comune di Forio ricca di sorgenti termali, gas vulcanico e vapore.

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